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Replying to Dylan Dog n. 341 "Al servizio del caos" - Recensione

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Last 10 Posts [ In reverse order ]

  1. Posted 1/2/2015, 15:08
    Personalmente, ho trovato quest'albo un capolavoro: una critica spietata al capitalismo terziario e al consumismo di massa occidentale. Concordo pienamente con la tua recensione.
  2. Posted 30/1/2015, 15:34
    Ieri, 29 febbraio, è uscito il numero 341 di Dylan Dog intitolato Al Servizio del Caos, la nuova opera di Roberto Recchioni, disegnata dalle mani esperte di Angelo Stano e Daniele Bigliardo.

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    Sin dai primi rumors e dalle prime notizie a riguardo, è stato giudicato dai fan dell'indagatore dell'incubo come una storpiatura del protagonista e del suo mondo, in cui la aggiunta della tecnologia e dell'impassibile antagonista avrebbero addirittura plasmato un nuovo Dylan. Così non è stato, tant'è che anche i grandi fan dai tempi de "L'alba dei morti viventi" sono rimasti colpiti e si sono dovuti ricredere.

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    John Ghost è un antagonista perfetto, crudo e freddo, sicuro di sé e da una raffinata eleganza. Abbandonato durante l'infanzia, è riuscito a costruire un impero a suo nome e a sfociare in ogni campo, diventando un importante business-man.
    L'uscita del suo nuovo prodotto, lo smartphone Ghost 9000, scatenerà un vero e proprio "caos": decine di possessori sono stati uccisi in tutto il mondo senza alcun apparente motivo. Dylan sarà assunto dalla assistente di John Ghost, "un ottimo oggetto di design", che lo incaricherà di svelare il mistero. Sarà così che Dylan farà conoscenza di colui che, si presume, sarà un personaggio fondamentale della serie. Elegante, preciso e molto opportunista, Ghost lo assumerà (ma - purtroppo - non potrà offrigli alcun tè caldo) e gli consegnerà il tanto odiato "aggeggio", il Ghost 9000. Così Dylan si troverà ad interagire con Irma, l'applicazione (o, a seconda dei punti di vista, la "persona artificiale") che secondo molti lettori sostituirà il buon vecchio Bloch. Dylan sarà impacciato e il rapporto con l'"elettrodomestico" si mostra goffo e litigioso, mentre Groucho non perderà l'occasione di flirtare con la "ragazza", che lo troverà addirittura divertente. L'albo si evolve poi in una serie di fantastiche citazioni: dall'omaggio ad Alan Moore, avvolto da esoterismo e dal disprezzo verso una società materialista, alle splendide tavole di Bigliardo a bordo della celebre Aston-Martin di James Bond. Ci sono poi delle piccole chicche per i lettori: i volumi di Watchmen del celebre autore britannico Moore, il cuoco Gordon Ramsay o la maglia di Harvard, l'università dei potenti, indossata da un altro assassino. Insomma, l'intero albo è una grande metafora che serve a sottolineare il nuovo e temibile antagonista, che riesce addirittura a rigirare la situazione a suo vantaggio e a fare ordine in questo grande "caos", ed è, allo stesso tempo, una piccola accusa al consumismo e alle multinazionali che schiavizzano intere popolazioni, facendo scorrere sangue e sudore.

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    La storia è ben costruita e sottolinea le capacità di John Ghost, senza però mettere Dylan in secondo piano. Si raggiungono picchi di tensione e di azione, ma allo stesso tempo ci sono momenti più romantici e divertenti, e altre mille conquiste del gentleman dalla camicia rossa. I dialoghi semplici, veloci e piacevoli alla lettura: non mancano le battute di Groucho o le goffe lamentele di Dylan. I disegni, invece, sono qualcosa di magnifico: semplici e d'impatto le tavole di Stano, in cui ogni minima espressione facciale delinea il carattere di Ghost. Molto più particolareggiate, invece, quelli di Bigliardo, caratterizzate da uno splendida ombreggiatura e uno stile quasi cinematografico delle scene.
    In sostanza, "Al servizio del caos" è un numero d'impatto, che rimarrà nella storia di Dylan Dog e che, nonostante non piaccia a tutti, lascia comunque una bella sensazione una volte finito. Un albo che ci catapulta in un mondo più moderno e pop, certamente molto più fresco.

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