Ieri, 29 febbraio, è uscito il numero 341 di Dylan Dog intitolato
Al Servizio del Caos, la nuova opera di Roberto Recchioni, disegnata dalle mani esperte di Angelo Stano e Daniele Bigliardo.
Sin dai primi rumors e dalle prime notizie a riguardo, è stato giudicato dai fan dell'indagatore dell'incubo come una storpiatura del protagonista e del suo mondo, in cui la aggiunta della tecnologia e dell'impassibile antagonista avrebbero addirittura plasmato un nuovo Dylan. Così non è stato, tant'è che anche i grandi fan dai tempi de "
L'alba dei morti viventi" sono rimasti colpiti e si sono dovuti ricredere.
John Ghost è un antagonista perfetto, crudo e freddo, sicuro di sé e da una raffinata eleganza. Abbandonato durante l'infanzia, è riuscito a costruire un impero a suo nome e a sfociare in ogni campo, diventando un importante business-man.
L'uscita del suo nuovo prodotto, lo smartphone Ghost 9000, scatenerà un vero e proprio "caos": decine di possessori sono stati uccisi in tutto il mondo senza alcun apparente motivo. Dylan sarà assunto dalla assistente di John Ghost, "
un ottimo oggetto di design", che lo incaricherà di svelare il mistero. Sarà così che Dylan farà conoscenza di colui che, si presume, sarà un personaggio fondamentale della serie. Elegante, preciso e molto opportunista, Ghost lo assumerà (ma - purtroppo - non potrà offrigli alcun tè caldo) e gli consegnerà il tanto odiato "aggeggio", il Ghost 9000. Così Dylan si troverà ad interagire con Irma, l'applicazione (o, a seconda dei punti di vista, la "persona artificiale") che secondo molti lettori sostituirà il buon vecchio Bloch. Dylan sarà impacciato e il rapporto con l'"elettrodomestico" si mostra goffo e litigioso, mentre Groucho non perderà l'occasione di flirtare con la "ragazza", che lo troverà addirittura divertente. L'albo si evolve poi in una serie di fantastiche citazioni: dall'omaggio ad Alan Moore, avvolto da esoterismo e dal disprezzo verso una società materialista, alle splendide tavole di Bigliardo a bordo della celebre Aston-Martin di James Bond. Ci sono poi delle piccole chicche per i lettori: i volumi di Watchmen del celebre autore britannico Moore, il cuoco Gordon Ramsay o la maglia di Harvard, l'università dei potenti, indossata da un altro assassino. Insomma, l'intero albo è una grande metafora che serve a sottolineare il nuovo e temibile antagonista, che riesce addirittura a rigirare la situazione a suo vantaggio e a fare ordine in questo grande "caos", ed è, allo stesso tempo, una piccola accusa al consumismo e alle multinazionali che
schiavizzano intere popolazioni, facendo scorrere sangue e sudore.
La storia è ben costruita e sottolinea le capacità di John Ghost, senza però mettere Dylan in secondo piano. Si raggiungono picchi di tensione e di azione, ma allo stesso tempo ci sono momenti più romantici e divertenti, e altre mille conquiste del gentleman dalla camicia rossa. I dialoghi semplici, veloci e piacevoli alla lettura: non mancano le battute di Groucho o le goffe lamentele di Dylan. I disegni, invece, sono qualcosa di magnifico: semplici e d'impatto le tavole di Stano, in cui ogni minima espressione facciale delinea il carattere di Ghost. Molto più particolareggiate, invece, quelli di Bigliardo, caratterizzate da uno splendida ombreggiatura e uno stile quasi cinematografico delle scene.
In sostanza, "Al servizio del caos" è un numero d'impatto, che rimarrà nella storia di Dylan Dog e che, nonostante non piaccia a tutti, lascia comunque una bella sensazione una volte finito. Un albo che ci catapulta in un mondo più moderno e pop, certamente molto più fresco.