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Replying to Pikappa - Un grande eroe

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Last 10 Posts [ In reverse order ]

  1. Posted 24/11/2015, 21:01
    una storia lunga ma avvincente, la nostra storia anche, quella in cui riconoscersi!
  2. Posted 1/12/2014, 18:05

    Chiamatemi-pikappa



    Pikappa piace. Questo è un dato di fatto, che può testimoniare anche la pagina facebook ufficiale con oltre 8000 followers.
    Ma come ha fatto questo eroe a conquistare le persone? Cosa attrae di un papero mascherato in calzamaglia nera e una semplice mascherina sugli occhi?

    Le sue radici si insediano negli anni '60, gli anni in cui i supereroi Marvel cominciarono ad attrarre i lettori e in Italia faceva capolino Diabolik. Topolino nel frattempo seguiva il suo percorso, divertendo con le storie dei paperi e dei topi che molti hanno imparato ad amare... ma uno di loro, Paolino Paperino per la precisione, era sempre schiacciato dalla sorte avversa. Un papero sfortunato e sempre "al verde" che raramente era protagonista di storie con esito positivo per lui. Il personaggio ha così iniziato a commuovere i lettori, che chiedevano una luce di positività nella vita del povero papero, così Elisa Penna, allora caporedattrice del Topo, ebbe la bellissima idea di creare un alter ego diverso del papero sfortunato, un supereroe mascherato pronto a difendere la propria città dai malintenzionati a difesa dei più deboli e dotato dei semplici marchingegni fabbricati da Archimede tra cui gli indimenticabili stivaletti a molla. Nacque così Paperinik, il diabolico vendicatore.

    Paperinik

    Ancora oggi questo eroe appassiona lettori di tutte le età, ma gli autori vollero introdurre a ridosso del XXI secolo, simbolo di innovazione tecnologica, un nuovo eroe al passo coi tempi. Crearono così una Paperopoli futuristica, dominata dal grattacielo Ducklair Tower acquistato da Paperon de' Paperoni, in cui ebbe inizio la storia di un eroe che era destinato a rimanere nella storia del fumetto e non solo: Pk.
    Arrivò nelle edicole per la prima volta nell'ormai lontano 1996, con l'albo Evroniani (quale modo più adatto per aprire questa saga, se non con spore aliene), che aprì il corso di Pk New Adventures ed ebbe un clamoroso successo. Seguì quindi Pk2 nel 2001 e l'ultimo Pk - Pikappa dal 2002 al 2005.
    Con la geniale Pk Mail, prima rubrica in stile "social network" tra lettori e autori, si dimostrò che il pubblico di Pk era eterogeneo e variava dal bambino di 10 anni al professore, la mamma, il nonno. Divenne così qualcosa di più di un semplice fumetto, era un fenomeno di costume che coinvolse grandi e piccini.
    Poi arrivò il 2005. Anno infausto per i Pkers, perchè Pk scomparve nel nulla, così come era apparso anni prima. Se ne andò lasciando un finale commovente e tanti bei ricordi alle spalle; Xadhoom, per esempio, è sicuramente uno di quelli che a rileggerlo ci fa tornare indietro di alcuni anni e ci fa rivivere emozioni come pochi altri.
    E quest'estate Pk è tornato con "Potere e potenza" riaccendendo l'entusiasmo di migliaia di fan.
    Perchè allora Pk piaceva così tanto e ha lasciato una tale amarezza all'episodio finale che concluse una saga epica?
    Sicuramente il lato innovativo piacque e attirò molte persone: il futuro alternativo della serie anticipò quello americano della Marvel che lo introdusse solo nel 2000.

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    Ma non solo questo rese Pk un eroe così amato. Era la sua semplicità ad attirare, il suo giusto sarcasmo e l'educata ironia. Pk non era un eroe tutto muscoli, ma aveva qualcosa che contava molto di più: l'amicizia con Uno, geniale intelligenza artificiale più umana di quanto si potesse pensare, e la capacità di farsi piccolo per aiutare gli altri, era disposto a farsi da parte per il bene di un estraneo. E questo caratterizzò Pk in fondo, lo rese un Eroe con la lettera maiuscola.
    Fu in grado di far capire quale fosse la vera bellezza di una persona e dovrebbe essere un esempio per tutti noi.
    Pk ha ricordato che "a volte può bastare essere un piccolo, fragile papero" per essere un vero eroe.

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